Lontano da Vincenzo Montella gli attaccanti segnano: dopo Andre Silva torna a brillare anche Nikola Kalinic.
Una volta può essere un caso, la seconda volta può essere sfortuna, la terza è bene iniziare a farsi qualche domanda. Perché gli attaccanti rossoneri quando giocano fuori dai sistemi di gioco di Vincenzo Montella segnano? Perché Nikola Kalinic in rossonero fatica a toccare un pallone e con la Croazia diventa trascinatore, leader e finalizzatore? Perché Andre Silva con il Portogallo brilla e spicca e con i rossoneri si eclissa e delude?
Solo colpa del ‘nostro’ calcio?
Difficile credere che si tratti solo di problemi legati al campionato (nel caso di dell’attaccante portoghese) o di ambientamento in una squadra nuova. Se per Andre Silva il discorso sembra trovare delle basi solide o quantomeno realistiche, per Nikola Kalinic i problemi sembrano legati a quello che gli chiede di fare l’allenatore che lo spinge nel cuore della difesa avversaria per allungare le linee, ma di fatto lo isola dal gioco rossonero. Di fatto nulla di nuovo di quanto accaduto con Carlos Bacca, anche lui costretto ad accontentarsi di quei pochi cross dalla trequarti campo che non possono sorprendere una difesa schierata.
Nikola Kalinic incisivo e decisivo con la Croazia
In occasione di Croazia-Grecia, Nikola Kalinic ha procurato il calcio di rigore che ha sbloccato la partita e ha di fatto chiuso i conti con il colpo di tacco del due a zero che ha spianato la strada ai suoi. La domanda resta sempre la stessa: che avesse ragione Carlos Bacca…?